Differenze tra una ballerina e una ginnasta

In questo lungo anno di lock down, aperture a vuoto, orari a singhiozzo, bigliettini e avvisi in vetrina che cambiano continuamente, mi sono mancate molte cose del mio lavoro: i pacchi da aprire e scoprire, i cataloghi da sfogliare a caccia dell’articolo giusto, le scarpette da riordinare, le vetrine da … “non riuscire a fare” perchè il tempo non basta mai….

Mi sono mancate più di tutto le persone: il via vai dei corrieri, le chiacchierate con i fornitori, i caffè con le insegnanti, i colloqui sul più e il meno (ma anche sui massimi sistemi), con i clienti.

Ma sopra a tutto questo, la cosa che più mi è mancata sono loro: le meravigliose ragazzine che, timidamente o spavaldamente, entrano in negozio con il loro sogno e lo mettono nelle mie mani.

Le ho osservate in modo particolare in questo ultimo periodo: nell’assordante assenza del pubblico delle più piccole, che purtroppo non possono seguire i corsi, sono loro le protagoniste: le ballerine e ginnaste di 10-12 anni. Esili, alte chi 1 metro chi quasi 2, con una dentatura troppo grande e solitamente incompleta, con la mamma-rifugio e manager dello shopping. Delicate, titubanti, imbarazzate, o sbarazzine, distratte e intraprendenti, in ogni caso adorabili.

Oppure loro, le 13-15enni: tutte ormai più alte di me, con le loro forme e (in)sicurezze nuove, un delirio di contrasti fisici e caratteriali. Dal momento che ora ce l’hanno, prendono di petto la madre: non più indispensabile assistente ma antiquata rompiscatole, e tuttavia necessaria (per via della patente e del portafoglio)… Sanno esattamente cosa vogliono e cosa non vogliono (o almeno ce lo fanno credere) … a volte ce lo dicono sfacciatamente, a volte scelgono la totale riservatezza (confidando nella lettura del pensiero?)… in ogni caso meravigliose (se non sei la madre).

Pur nei contrasti e nelle sfide dell’età le giovanissime atlete e artiste sono tutte accomunate da una grande dignità, compostezza e determinazione: amano quello che fanno, sono orgogliose dei propri sacrifici e si sentono parte di qualcosa di importante. Il loro mondo è una perla che custodiscono gelosamente dentro di sè ma è anche un’esclusiva comunità di pari.

Avere una piccola parte e poter sbirciare un pochino in quel mondo per me è un privilegio.

Se tutti questi tratti accomunano ballerine e ginnaste in “età teen”, esistono però delle differenze: ci sono degli indizi per riconoscerle… ed eccoci al tema dell’articolo: provo a fare un elenco.

  • le ginnaste hanno lo chignon sul “cucuzzolo” della testa. Le ballerine lo portano più basso, a metà o al massimo sulla curva del cranio. Non si tratta solo di una scelta di stile, ma di una necessità tecnica: lo chignon così alto permette alle atlete di affrontare meglio le capriole.
  • le ballerine utilizzano i collant rosa, ma non amano andare in giro con le gambe color porcellino cadaverico… le ginnaste arrivano in negozio con il collant nero e il pantaloncino che utilizzano ad allenamento, anche in pieno gennaio.
  • colori preferiti delle ballerine: rosa, lilla, nero. Colori delle ginnaste: azzurro, blu, colori fluo.
  • rapporto con il “mondo glitter“: per le ginnaste di glitter non ce ne sono mai abbastanza, e riempiono body, attrezzi e anche corpo e capelli di luccichii e strass. Le ballerine invece eliminano tutto ciò che riluce: opacizzano le scarpe, la pelle, i capelli… tutto deve essere etereo, ma sono concessi i “punti luce”. Queste due “mode” divergenti dipendono anche dai due diversi contesti in cui danzatrici e ginnaste si esibiscono: in teatro le prime, con luci puntate, in palazzetti ultra-illuminati le seconde.
  • per provare le scarpette, le ballerine stanno molto composte, e di solito scelgono di sedersi sulla poltrona. Le ginnaste scelgono il pouf, e stanno più “sbracate”.
  • le ginnaste tendono a fare squadra, e anche negli acquisti scelgono articoli possibilmente uguali alle compagne. Alle ballerine piace trovare prodotti originali con cui distinguersi e personalizzare il proprio look.
  • le ballerine invidiano le ginnaste? Sicuramente sì, per le loro aperture vertiginose e perchè piacerebbe a tutti far volteggiare gli oggetti con tanta padronanza.
  • le ginnaste invidiano le ballerine? Sicuramente sì, per via delle scarpe da punta e per la loro eleganza.

Sei d’accordo con questa lista? Ti sei riconosciuta? Scrivilo nei commenti!

In realtà questo schema, come tutte le generalizzazioni, non rispecchia perfettamente la realtà.

Ho voluto dare un quadro un po’ malinconico e un po’ ironico, basandomi su quello che osservo da dietro il bancone, di questi due mondi che si assomigliano e a volte si cercano, restando molto diversi.

Quello che li accomuna è soprattutto un universo di ragazzine che lavorano sul proprio corpo con intensità, dedizione e passione per trasformarlo in arte o in gesto atletico, con coraggio, grandi occhi e il sorriso. Quel sorriso che mi manca tanto, nascosto dietro alle mascherine.

2 Comments

  1. Luisella

    Già, io, mamma di una ballerina e di una ginnasta, confermo le differenze, con un sorriso e una lacrima.Per una figlia, ballerina che ha fatto danza on line fino ad oggi e per l’altra figlia, ginnasta, che si è fermata solo nei giorni “rossi” saltando però metà gare. Che torni la libertà di vivere una passione irrinunciabile!!!!

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    1. admin

      Grazie Luisella per questo prezioso feedback! Un augurio alle tue figlie di poter riprendere al più presto a coltivare la loro passione!

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